Come scattare il proprio ritratto fotografico (con l’aiuto di un amico) per l’immagine del profilo, la biografia personale … o semplicemente per divertimento!
{1} TROVA L’AMICO/GLI AMICI GIUSTI

Vorreste avere una brella fotogrfia di voi stessi da utilizzafe come del profilo, cv, presentazione professionale, ecc.? Io sono stata molto fortunata ad avere la possibilità di farlo con due amici che sono anche due fotografi che stimo molto (vedi: Carolina Serafini e Riccardo Cornaglia); e anche se questo dovrebbe sembrare un punto a favore, devo ammettere che ero un po ansiosa. Come fotografa sono abituata ad essere dall’altro lato della macchina fotografica e starci davanti non è per me semplicissimo. Non tutti sono subito a proprio agio davanti all’ obbiettivo e condividere questa esperienza con un amico, alternandosi i ruoli, può aiutare a ridurre l’imbarazzo.
{2} TROVARE LA LOCATION PERFETTA
Lo sfondo che scegliamo aggiunge personalità ai nostri scatti. Eravamo andate a trovare Riccardo nel suo studio in piemonte e avere la scusa per scoprire un bel posto tra le dolci colline del Monferrato sembrava un’opportunità da non perdere.
Non deve necessariamente essere una location mozzafiato. Basta un pò di inventiva per trovare un angoletto particolare: come una vecchia porta un po scrostata, un muro di mattoni, un angolo grazioso di casa nostra, ecc. Fate attenzione a scegliere il momento giusto della giornata per avere la migliore luce possibile!
{3} CURARE L’ABBIGLAMENTO
Personalmente prediligo i ritratti spontanei e naturali, quindi suggerirei di non vestrisi “troppo”. L’ abbigliamento che scegliete quotidianamente aiuterà a descrivere chi siete. Sentrisi in ordine è importante: fate una doccia, sistemate trucco e parruco e spruzzate un goccio di profumo: non ci sarà molta differenza “visiva” ma cambierà il vostro atteggiamento. Se ci si sente bene, si è più belli. E’ utile portare un accessorio: il cappotto, un cappello, una sciarpa, occhiali da sole: aiuteranno a descrivere meglio la vostra personalità e arrichiscono la narrativa dell’immagine.
{4} POSA
Se inizialmente vi sentite a disagio di fronte alla macchina fotografica, trovate qualcosa da fare per tenervi impegnati ed in movimento in modo naturale. Chi scatta può aiutare dando istruzioni: cammina, salta, balla o, più semplicemente: gioca con il tuo accessorio!
Ripetete lo stesso movimento più volte: metti e togli gli occhiali da sole, metti le mani in tasca e tirale fuori, fai tre passi avanti e tre indietro, guardati i piedi e poi guarda l’orizzonte … scattare tante foto della stessa azione dovrebbe assicurarne almeno una buona. Se ci si sente un po ridicoli a ripetre in continuazione lo stesso piccolo movimento potrebbe scappare da ridere: chi sta scattando dovrebbe aspettarselo ed essere pronto ad immortalare questo bel momento spontaneo!
Dopo un pochino tutti si sentono più a loro agio davanti alla macchina fotografica e la maggior parte delle persone inizia presto a divertirsi davvero. Questo è il momento in cui il soggetto può iniziare a stare fermo e chi sta scattando può pian piano avvicinarsi. Da vicino lo sguardo è uno strumento fondamentale per dare intento alla nostra espressione:
- Guardare in basso da un effetto più romantico e intimo,
- Guardare lontano uno stato d’animo serio e professionale,
- Guardare dritto in camera per un’atmosfera più intensa e drammatica.
Controllate sul monitor quello che state facendo, e cercate di migliorarlo.
{5} NON TUTTO SARA’ PERFETTO
Tutti avranno scatti in cui vengono peggio e quelli in cui vengono meglio. Facce buffe, occhi chiusi, un naso che sembra il doppio di quello che è in realtà … fa tutto parte del gioco! Non siate troppo autocritici, buttate le foto che non vi piacciono e tenete quelle in cui vi vedete meravigliosi.
{6} SELEZIONARE CON CURA
Selezione ed editing fanno parte del lavoro, non sono da sottovalutare. Se volete comunicare al mondo che siete una persona allegra selezionate le foto in cui sorridete o ridete, quelle in cui il viso non è chiaramente visibile se vi sentite più romantici e sognantori … Personalmente non ho nulla contro un po’ di azione di ritocco con Photoshop, ma fate attenzione a non eccedere: dopo tutto questo impegno per cercare di esprimere la vostra personalità non vorrete sembrare un’altra persona!
Un ritratto dice chi siamo e cosa vogliamo esprimere di noi stessi. La quantità di attenzione e amore che dedichiamo a crearlo ci aiuterà a raccontare meglio la nostra storia …
Grazie a Carolina e Riccardo per aver condiviso con me questa esperienza.
Date un’occhiata a www.lovephotoexperience.com se volete vedere altri lavori che abbiamo realizzato insieme.
Oppure clikkate qui: WHAT’S IN MY CAMERA BAG: LOWEPRO PROTACTIC 450AW persapere che attrezzatura ho portato con me per questo shooting